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San Carlo

Borgiallo
Barocco
Built 
XVII secolo

Cenni storico-artistici

La Chiesa di San Carlo è sita in comune di Borgiallo in frazione Villanova o San Carlo.
Fa parte di un patrimonio che in Valle Sacra si identifica con un numero rilevante di piccole chiese e di cappelle devozionali erette fra boschi o fra le case delle frazioni. Seppure modeste, hanno un alto significato per la comunità. Esse rappresentano l’ultima testimonianza di quella vita contadina povera ma dignitosa che animava il paese e della quale ormai si stanno perdendo le tracce.
Dalle note delle visite pastorali conservate presso l'archivio diocesano di Ivrea si sa che la cappella fu sin dall'inizio legata al culto di San Carlo. San Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano, venne in pellegrinaggio a Torino per l'ostensione della Sindone del 12 ottobre 1578, vi ritornò nel 1582 e nel 1584, sempre per la Sindone. L'eco che destò la venuta di Carlo Borromeo fu enorme, data la grandissima popolarità del visitatore, oggetto di particolare devozione.
La cappella dedicata a San Carlo si può quindi supporre , in mancanza di dati certi , che sia stata eretta come moltissime altre , secondo una tipologia devozionale che si riferisce ai primi anni del 1600, immediatamente successivi al periodo della peste, forse legata ad un voto o ad un atto di devozione per scampato pericolo. Un riferimento a sostegno di questa tesi lo si trova nella relazione della visita pastorale del 1671, dove si cita che la Cappella era dedicata, oltre che a San Carlo, anche a San Rocco che era venerato come protettore contro la peste e le malattie infettive, soprattutto degli animali.
Su un manoscritto relativo all’inventario dei beni di spettanza alla Parrocchia si legge, in data 5 ottobre 1639, a pochi anni dal terribile morbo , una disposizione testamentaria legata al culto, e, qualche riga sopra si rileva che nella cappella, situata in “cantone di Porcillo ”, vi erano, tra gli altri oggetti, un calice dorato, il messale, il corporale, una croce, due candelabri lignei, una cassa “reliquorium” e si lamentava il furto della campana.
In altre relazioni delle visite pastorali dell'archivio diocesano di Ivrea si legge che durante una visita effettuata il 27 giugno 1662 la cappella fu trovata in grave stato di degrado, con il tetto scoperto ed i dipinti danneggiati. Purtroppo di questi dipinti non si è trovata traccia e l'attuale decorazione della chiesa risale alla fine del 1800.
Per anni abbandonata a se stessa, in balia del degrado, è stata fatta oggetto di un restauro particolarmente attento e accurato, conclusosi il 9 novembre 1997: ricondotta alla sua originaria bellezza, fatta di linee semplici e gradevoli, continua a testimoniare la fede di coloro che, seppur provati dalla malattia e dalla morte, seppero trovare la volontà e la forza di erigerla .

La cappella era originariamente aperta sul davanti e presentava due colonne a sostegno del tetto, ma venne ampliata verso il 1760.
L’edificio nella sua forma attuale è articolato in un’unica navata con superficie totale netta di 81 mq. La facciata, frutto dei rifacimenti settecenteschi, è in linea con lo stile barocco dell'epoca e su di essa si possono ancora ammirare le figure sacre di San Carlo e della Consolata.
All’interno l'altare, in precedenza addossato alla parete di fondo, è stato spostato in avanti per lasciare spazio a un piccolo coro.

Altre opere d'arte 
Tela con San Carlo
Note particolari 

Escursioni su vecchia strada per Chiesanuova con ponte in pietra, percorsi MTB

Il monumento in dettaglio 
Indirizzo 
Frazione San Carlo
Gestione 
Parrocchia di Borgiallo