no

Il progetto Museo Diffuso di Arte Sacra della Valle di Viù nasce nel 2013 da un’esigenza del territorio: salvaguardare i beni mobili – soggetti a rischi conservativi o di sicurezza – delle sue cappelle, luoghi preziosi per la cultura locale, per restituire gli oggetti più significativi alla pubblica fruizione, valorizzando nel contempo le architetture storiche che ne ospitano le sedi e invitando i visitatori alla scoperta consapevole del territorio.
Scopri di più

La chiesa sorse nella prima metà del XVII secolo per volere della Compagnia religiosa del SS. Nome di Gesù.
La confraternita, fondata nel 1550 a Leinì e inizialmente operante nella scomparsa trecentesca chiesa di San Nicolao (della quale permangono tracce della facciata, tra le quali il rosone), ad inizio’600 decise di intraprendere la costruzione di una nuova chiesa dall'altro
lato della strada rispetto la precedente.
La costruzione iniziò nel 1622, successivamente all'acquisto di un edificio e relativo terrenodi proprietà Comunale.
Scopri di più

La torre in mattoni, fatta costruire dal console Drovetti al suo ritorno dall’Egitto, si presenta aperta alla base. Una scala esterna permette di raggiungere la camera al primo piano e da qui una scala a chiocciola dà accesso al sottotetto con tre
aperture ad arco sui quattro lati. In facciata una decorazione a dentelli in mattone segna il marcapiano e decora gli archi delle aperture del sottotetto.

La Cappella di San Giovanni Battista si trova a Nole nella frazione Vauda, sulla strada provinciale verso Rocca - Rivara al Km 1,200. Più che di una chiesa in realtà si tratta di un complesso sacro composto da tre diverse fasi costruttive: la più antica, rivolta a sud risale probabilmente al sec. XVI, la seconda annessa al nucleo originario nel Settecento; la terza, più grande e più alta, edificata nel Novecento. Scopri di più

La Chiesa di San Vincenzo Martire in Nole è nominata per la prima volta in un documento del 1312.
Gli scavi archeologici, eseguiti nel 1984 sotto la direzione della Soprintendenza archeologica del Piemonte e ampiamente documentati con fotografie, videoregistrazioni, diapositive e rilievi, hanno evidenziato che tale Chiesa esisteva già nei sec. XI-XII, anche se molto più piccola dell’attuale.
Dopo vari ampliamenti, nel 1678 si decise di abbattere la chiesa e il campanile romanici per edificarne altri nuovi.
Scopri di più

ll santuario della Madonna del Bosco e l'ex convento francescano a esso connesso formano un complesso di edifici che sorge a circa due chilometri dal centro abitato di Ozegna, in una zona leggermente distaccata dalla Strada Statale 460, ma non isolata e facilmente raggiungibile. Scopri di più

Santo Stefano di Sessano (Sancti Stephani de Sexano) è un luogo assai suggestivo, ricco di testimonianze dell'opera della natura e del lavoro dell'uomo. Riassume infatti, per chi la sa leggere, la storia geologica dell’anfiteatro: il substrato roccioso su cui sorge è particolarmente raro, costituito da affioramenti (granuliti basiche) che secondo gli studi geologici ebbero origine dagli strati più profondi della crosta terrestre. Scopri di più

Cenni storico-artistici
Scopri di più

Il ciclo affrescato fu realizzato nel 1546 per la volontà dei confratelli e delle consorelle della Confraternita della Vergine Maria. Gli affreschi erano originariamente inseriti in una chiesetta che tra il 1892 e il 1894 venne incorporata nell'attuale costruzione per l’ampliamento del Cottolengo.
Descrizione degli affreschi:.
Scopri di più