Navigazione

Accesso utente

CAPTCHA
Domanda per controllare che tu non sia un robot
9 + 6 =
Risolvi questa semplice operazione per dimostrare che sei umano. Es: 1+3, il risultato è 4.

San Ponso

San Ponso Canavese
Romanico
Edificazione 
X-XI secolo

Cenni storico-artistici

Il battistero di San Ponso nel comune omonimo costituisce un'importante testimonianza storica dello sviluppo dell'architettura romanica nell'alto Canavese.
Si tratta di una costruzione risalente al tardo X secolo-inizio XI secolo che doveva affiancarsi ad una pieve romanica, posta ove oggi si erge la barocca parrocchiale dedicata a San Ponso. Il sito ospitava sin dall'epoca romana un'area cimiteriale, come testimoniano alcune lapidi del I-II secolo d.C riportate alla luce, che ricordano un Tutilo Secondino decurione, un Ottavio Marcello, un’Ebuzia e altri personaggi. Si è addirittura avanzata l’ipotesi che l’antico edificio, in epoca romana, fungesse da tempio dedicato a Diana.
Saggi del 1977 hanno permesso di accertare l’esistenza di un precedente battistero (con fonte battesimale ad immersione) databile al V secolo. L’edificio paleocristiano sarebbe poi stato sostituito da quello sul cui tessuto murario attorno al Mille si eresse l’edificio attualmente visibile.
Non ci sono dubbi che essa, anche agli occhi di uno sguardo inesperto, sia una costruzione del tutto singolare, soprattutto per il modo in cui è stata assemblata al resto della chiesa ma anche per l’eterogeneità della sua struttura architettonica.
Presenta prima di tutto una forma esageratamente slanciata a causa dell'alto campanile posto sulla cupola, curiosa aggiunta del 1585, incongrua con lo stile romanico. Su una parete laterale vi è una meridiana datata 1767 sovrastata dal grosso quadrante dell’orologio che ha un'unica lancetta segna - ore ancora mossa da un meccanismo settecentesco.
L'edificio è a pianta ottagonale con lati di diversa lunghezza; su di essi si aprono otto absidi alternativamente a sezione rettangolare e semicircolare. Uno dei primi studi su questo edificio venne pubblicato nel 1887 da Camillo Boggio che ne indica la pianta come ottogonale irregolare con lati disuguali variabili in lunghezza da 1,65 a 1,97 metri, imputando questa irregolarità o a imperizia del costruttore o una soverchia fedeltà alla rituale architettura che prescriveva in genere non dover essere uguali tra loro le diverse parti di un tempio essendo le uguaglianze simbolo della morte. Le mura sono alquanto poderose, con uno spessore quasi ovunque superiore al metro, e sono composte di pietrame e conci di pietra; compare talvolta la disposizione dei ciottoli a spina di pesce. Su tale massiccia struttura si erge un tiburio che sostiene una cupola emisferica con copertura esterna a lose.
L'aspetto del battistero è assai rustico: gli unici motivi decorativi sono rappresentati da coppie di archetti su lesene, di dimensioni alquanto irregolari; le finestre hanno profonde strombature, che danno vita ad una apertura a feritoia.
La modesta porta di ingresso è sormontata da un blocco di pietra che funge da architrave; si tratta di un reperto di epoca romana sul quale è rozzamente incisa una figura di donna supina con le mani che stringono al petto un oggetto (forse una borsa); su di essa si legge anche una iscrizione disposta su due righe: "SECVUND / AEBV": si tratta con tutta probabilità della stele funeraria di una certa Secundina Aebutia.
Alcuni scavi all’interno hanno rinvenuto sotto la nicchia su cui vi è la pittura del battesimo di Gesù quella che si suppone fosse la vasca battesimale. Nei lati dell’ottagono, le nicchie rettangolari e semicircolari che si aprono, sono le prime sovrapposte da volte a botte, mentre le seconde sono rotonde e sono sensibilmente più profonde per cui la pianta assume forma di croce. La nicchia opposta al portale d’ingresso, più profonda, aveva un altare in mattoni ora abbattuto (se ne hanno ancora le tracce sul muro) sovrastato da una pittura raffigurante il battesimo di Cristo. Una nicchia laterale è stata parzialmente sfondata per permettere l’accesso all’oratorio.

Bibliografia
- A. Paviolo San Ponso Agliè 1999
- A. Bertolotti Passeggiate in Canavese Ivrea 1875
- M. Bertotti Documenti di Storia Canavesana Ivrea 1970
- C. Boggio Le prime chiese cristiane nel Canavese Torino 1887
- G. Forneris Il romanico e le terre di Arduino Ivrea 1978
- P. Ramella Civiltà del Canavese Chieri 1977

Affreschi 
XV secolo
Altre opere d'arte 
Stele funeraria, lapidi romane
Note particolari 

Escursioni ciclabili verso la campagna.

Il monumento in dettaglio 
Indirizzo 
via Ferreri Noli 2, San Ponso Canavese
Gestione 
Associazione “Il Battistero”